C.C.I. Cooperativa Ceramica Imola. Storia della Ceramica Italiana
La Cooperativa Ceramica Imola ( C.C.I. ) è la più antica e longeva Cooperativa di Produzione e Lavoro d’Italia. Sede direzionale e stabilimento a Imola, è un’azienda che produce pavimenti e rivestimenti in ceramica e Grès porcellanato per uso privato e pubblico. Attualmente conta circa 900 dipendenti , 3 stabilimenti produttivi e 176 soci.
1874 – 1890
La Cooperativa Ceramica Imola nasce nel 1874, quando la fabbrica di stoviglie e maioliche ( in stile imolese e faentino ), di proprietà dei fratelli Giuseppe e Angelo Bucci , viene lasciata dagli stessi, agli operai. Una cessione che muove dalla volontà di contribuire al “progresso dell’industria e al miglioramento economico dei lavoratori”. La cooperativa per statuto , da allora, non può essere né ceduta, né delocalizzata.
1890 – 1900
A fine 1800 la C.C.I. inaugura la Sezione Artistica. E’ un laboratorio artigianale dedicato alla ricerca e alla produzione di maioliche. In questa bottega , anche oggi , vengono realizzate a mano le principali fasi della produzione ceramica:

la foggiatura ( lavorazione al tornio un pezzo d’argilla), il colaggio (momento in cui l’argilla viene colata in appositi stampi), la decorazione (decoro dell’elemento ceramico attraverso colori, pennelli e spolveri).

1900 – 1960
I primi anni del XX secolo segnano l’ingresso nel mercato internazionale e la produzione di piastrelle, diviene l’attività primaria. L’espansione è testimoniata dalla partecipazione all’Esposizione di Torino del 1911. In aumento anche gli stabilimenti produttivi.
Museo Bucci
E’ di questo periodo, il progetto di recupero architettonico di una vetreria convertita alla produzione di ceramica. Si tratta dell’edificio che attualmente ospita il Museo G. Bucci, la Sala Mostra e la Bottega della Cooperativa Ceramica d’Imola. La crescente notorietà dell’azienda, porta a visite illustri quali il Re Vittorio Emanuele III, il Duce e artisti di spicco del panorama italiano.

1960 – 2000
Questi decenni, sono contrassegnati da un costante sviluppo e da un incremento continuo della capacità produttiva, sino ad arrivare agli anni novanta, che vedono il varo della sede attuale (in Via Vittorio Veneto 13 a Imola) e l’acquisizione di due nuove società: “I.C.F.” nel 1991 e “Leonardo 1502” nel 1993.
2000 – oggi
Negli anni duemila , la Cooperativa Ceramica d’Imola amplia la propria gamma di prodotti con soluzioni tecnologiche d’avanguardia per rispondere alle esigenze dei mercati esteri in forte espansione. ( attualmente, 83% del fatturato )
Sala degli artisti contemporanei
Vi trovano oggi posto le opere realizzate dal 1981 in poi presso la Sezione Artistica della Cooperativa , dagli artisti dei nostri tempi. Con Remo Brindisi e Hsiao-Chin venne avviata, in collaborazione con lo Studio Marconi di Milano, l’operazione Artecotta, che arrivò poi a coinvolgere: Enrico Bay, Lucio Del Pezzo, Agenore Fabbri, Tullio Pericoli, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Aldo Spoldi ed Emilio Tadini.
E’ possibile visionare le opere di Joe Tilson e le ceramiche dell’architetto Ugo la Pietra, ortoghesi, Dorazio, Mariani, Rontini, Merendi, Bertozzi, Casoni e altri.
Consiglio la visita a questo museo anche solo a scopo culturale per conoscere meglio un pezzo di storia d’Italia.


Sala degli autori
Si trovano le testimonianze in fotografie e documenti d’archivio relative alla nascita dell’azienda, sino agli inizi degli anni settanta. Si possono vedere una serie di tavole con le marche, per avere una visione d’insieme dell’operato, sia artistico che industriale di Cooperativa Ceramica d’Imola ( C.C.I.). Troviamo le opere dei ceramisti più significativi del XIX secolo: Gaetano Lodi e Arnaldo Sangiorgi.

Produzione
L’offerta della Cooperativa Ceramica Imola ( C.C.I.) , è talmente vasta che potrei parlarne per ore. Il Gres Porcellanato grazie alla ricerca tecnica d’avanguardia, crea effetti marmo, effetti pietra, effetti legno, sempre più fedeli e naturali. Superfici adatte all’interno e all’esterno e bicotture che riprendono il colore nei formati da rivestimento ( bagno / cucina ), riproponendo tonalità superfici e misure del passato in chiave attuale.
All’ultimo Cersaie l’azienda si è presentata con implementazioni a linee già esistenti e con alcune novità :
The Room

La collezione riprende i marmi pregiati naturali e li interpreta in un mix perfetto tra le potenzialità delle grandi lastre e l’attualità del loro utilizzo creativo. Gres porcellanato a tutto spessore nei formati 120×260 – 120×120 – 60×120 30×30.



Stoncrete
Due opportunità rappresentate da due differenti punti di partenza. La pietra e il cemento che combinati opportunamente, danno vita ad una originale miscellanea estetica e grafica. Gres porcellanato a massa colorata nei formati 60×120 – 90×90 – 60×60 – 30×60 – 30×30. Sono interessanti anche gli inserti di listelli in metallo. Ne esistono 3 varianti ( Titanio, Ottone, Rame ), per andare in coordinata con le rubinetterie . Come per i rubinetti, anche per i listelli, sconsiglio l’uso di prodotti aggressivi.



Wood 1 a 4
Gres porcellanato a massa colorata che riprende il legno e lo elabora in due versioni. Elegance e Vintage nei formati 30×120. Vari i pezzi speciali ( 60×120 ) 120×30 con toro per i gradini , tra cui anche il 20x60x4. Questa collezione trova applicazione sia per pavimento che per rivestimento, sia ad uso privato che commerciale, anche in esterno.



Let It Be / Bubble
A conferma del ritorno del colore ( come si è visto all’ultimo Salone di Bologna ) , queste due serie in bicottura, riprendono formati del passato ( 12×18 Let It Be , 7,5×30 Bubble ). Let It Be consente di combinare tra loro le piastrelle a formare grafiche stonalizzate . La linea Bubble , con immagini da comporre durante la posa, completa ed arricchisce la collezione.


Per la disponibilità , la competenza e la professionalità , ringrazio Riccardo Vaccari ( Capo Area C.C.I. ) e Fulvio Casetta ( Agente C.C.I. per il Friuli Venezia Giulia )
Per informazioni e consulenze scrivetemi a info@manuelamorotti.it
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